Realizzata nel 1988, l'Apprendista Stregone rappresenta secondo me la più bella delle avventure sviluppate da Enrico Colombini e consorte.
Ci troviamo nei panni del giovane apprendista di Artemio, potente mago del piccolo villaggio in cui viviamo. Terrificanti forze della natura minacciano l'equilibrio della terra, e il villaggio rischia di essere sommerso da un mare di lava incandescente. I rappresentanti del popolo si rivolgono ad Artemio, invocando l'aiuto della magia per salvare la situazione, ed egli parte con al suo fianco il vostro - ancora inesperto - sostegno.
Le cose non si metteranno bene e saremo chiamati ad imparare più di quanto forse avremmo dovuto, diventando noi stessi maghi e perseguendo la strada dell'occulto come degli Eroi.
Due cose si fanno notare subito: la cura dei dettagli ed il reparto descrittivo dei luoghi che andremo a visitare: indubbio l'impegno degli autori a far sì che il lavoro risulti essere simile ad un bellissimo racconto Fantasy, con luoghi evocativi come la rupe dell'eco, il passo dell'asino o l'orrido silente. Nulla è lasciato al caso e la mappa di gioco si basa su una geografia coerente e studiata ad hoc. Tutto combacia ed è perfettamente connesso. La sensazione è quella di essere turisti in un luogo incantato.
Le descrizioni lunghe e articolate coinvolgono il giocatore e aiutano nella immedesimazione.
Gli enigmi sono interessanti e studiati in modo da non apparire impossibili: trovate geniali (come la duplicazione o alcuni modi originali di imparare nuovi incantesimi attraverso eventi chiave) e pericoli reali, ostacoli da superare per giungere all'epilogo della storia. La difficoltà si attesta sulla media: l'avventura si termina abbastanza agilmente con un po' di intuizione e la scelta del momento giusto per lanciare gli incantesimi.
L'apprendista Stregone è un'Avventura Testuale preziosa, una perla degli '80 che merita di essere giocata e ripresa anche a distanza di anni.
SITO DELL'AUTORE
Le cose non si metteranno bene e saremo chiamati ad imparare più di quanto forse avremmo dovuto, diventando noi stessi maghi e perseguendo la strada dell'occulto come degli Eroi.
Due cose si fanno notare subito: la cura dei dettagli ed il reparto descrittivo dei luoghi che andremo a visitare: indubbio l'impegno degli autori a far sì che il lavoro risulti essere simile ad un bellissimo racconto Fantasy, con luoghi evocativi come la rupe dell'eco, il passo dell'asino o l'orrido silente. Nulla è lasciato al caso e la mappa di gioco si basa su una geografia coerente e studiata ad hoc. Tutto combacia ed è perfettamente connesso. La sensazione è quella di essere turisti in un luogo incantato.
Le descrizioni lunghe e articolate coinvolgono il giocatore e aiutano nella immedesimazione.
Gli enigmi sono interessanti e studiati in modo da non apparire impossibili: trovate geniali (come la duplicazione o alcuni modi originali di imparare nuovi incantesimi attraverso eventi chiave) e pericoli reali, ostacoli da superare per giungere all'epilogo della storia. La difficoltà si attesta sulla media: l'avventura si termina abbastanza agilmente con un po' di intuizione e la scelta del momento giusto per lanciare gli incantesimi.
L'apprendista Stregone è un'Avventura Testuale preziosa, una perla degli '80 che merita di essere giocata e ripresa anche a distanza di anni.
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