Zodar

Autore: Fulvio Calcabrini
Genere: Super Eroi
Anno: 1993
Piattaforma: DOS
Sviluppo: Basic




Zodar è un'avventura testuale in DOS con immagini creata da Fulvio Calcabrini nel 1993.

Un serial killer di nome Jack sta mietendo vittime tra i senzatetto della città usando un rasoio e lasciando la sua firma con il sangue ogni volta che aggiunge un pezzo alla sua collezione. Nelle vesti di Zodar, un supereroe, e grazie ai nostri contatti con il commissario Gorman, veniamo a conoscenza di Jack e dei suoi efferati delitti, e decidiamo di agire.

Dalla nostra caverna segreta ci dirigiamo verso la città per iniziare una caccia al serial killer che si rivelerà presto all'insegna del soprannaturale.

Giocando, si nota come l'autore si sia molto ispirato a Batman per la realizzazione di questa avventura e per lo stesso Zodar. Infatti nel gioco sono presenti diversi riferimenti al Cavaliere Oscuro, come il maggiordomo, il commissario Gorman (Gordon), la Bat-Caverna e la Bat-mobile (nel gioco entrambe vengono chiamate proprio così!) e anche la città che visiteremo, una metropoli cupa che ricorda in qualche modo Gotham City, seppure ridotta a poche zone di interesse. Zodar City?

La storia, che inizialmente sembra seguire un contesto di 'normalità' (almeno per un supereroe come Zodar, dal momento che dobbiamo dare la caccia a un serial killer con l'aiuto dei nostri super poteri) entra presto nel paranormale stravolgendo i canoni a cui eravamo abituati fino a poco fa (per lo più l'avventura ruota sul modello investigativo). Questa novità, che al di là dei superpoteri e delle trame tipiche dei supereroi si sposa benissimo con l'avventura, è apprezzabile perché spezza il ritmo e ci coinvolge in qualcosa di diverso dal solito.

Lo stile di gioco è particolare: scritte colorate e immagini per ogni stanza, dalla casa di Zodar alla città ed altre location interne. Il tutto si presenta pulito ed in pieno stile DOS.

Carina anche l'idea di usare la Bat-mobile per raggiungere le diverse location senza ogni volta girare tutta la mappa.

La durata, come spesso accade in altre avventure testuali, è determinata dalle nostre abilità, comunque gli enigmi sono pochi e quasi tutti mirati alla ricerca di informazioni (il computer nella caverna in questo ci sarà utile). E' un'avventura con poche pretese, ma che si lascia giocare piacevolmente.

Curiosità: In una vecchia intervista sul newsgroup delle avventure testuali ho letto che per l'incipit della storia l'autore si è ispirato a un vecchio racconto: "Subway Jack" contenuto in una raccolta di Urania Mille-Mondi. Sono andato a cercare informazioni ma senza successo.