Il Segreto di Helen Thorn

Autore: Germano Carella / Costantino Chianello
Genere: Avventura
Anno: 1994
Piattaforma: DOS
Sviluppo: Basic


Il Segreto di Helen Thorn di Germano Carella e Costantino Chianello è una delle molte avventure disperse tra le sabbie del tempo, scoperta e giocata recentemente si è rivelata una vera sfida, soprattutto a causa di una mappa davvero estesa.

Lo scenario principale di questa avventura è un immenso istituto studentesco privato: il Saint James. Quattro anni fa, il corpo del Direttore dell'istituto, Monsignor Martin Mur, è stato trovato decapitato e la testa non è mai stata rinvenuta. Ora tocca a noi vestire i panni di Steave McKarty, un bravo investigatore di Liverpool, e far luce sulla macabra vicenda. Per qualche giorno saremo ospiti dell'istituto e dobbiamo indagare sugli eventi e su un presunto colpevole.

Al momento l'edificio è semi-deserto, ci sono solo 9 studenti che stanno ultimando gli studi per gli esami.

L'avventura di Carella/Chianello si presenta come investigativa/surreale. L'istituto S.James è vastissimo: stanze per lezioni di ogni tipo, dalla saggistica alla scienza, alla religione, mense, dormitori… molto spazio è stato dato alla ricostruzione di un vero istituto studentesco. Ciò che purtroppo mina in parte la giocabilità è il fatto che molte di queste location siano prive di descrizione, ed è quindi estremamente facile perdersi. Le aree sono suddivise da un'unica, lunga descrizione che funge da collante per una determinata zona dell'istituto. E' un sistema interessante e che non avevo mai visto in un avventura testuale, ma di sicuro avrebbe funzionato meglio con una mappa più ridotta.

L'avventura è una classica ricerca dell'assassino in una situazione a tratti surreale. Ci sono alcuni enigmi riusciti e la possibilità di usare delle "formule magiche", un po' come succedeva con L'Apprendista Stregone di Colombini e Tovena.

L'interazione con i png è minima, giusto quelle due-tre azioni necessarie allo svolgimento della trama. Così come anche la lista dei verbi che, come tante avventure in DOS, a volte costringe il giocatore a una caccia al verbo per venirne fuori. 

E' comunque un buon gioco anche se con qualche difetto, che presenta una trama interessante e merita di essere provato dagli estimatori del genere.